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POPOLI TERME. Sarà necessario probabilmente l’esame autoptico per Sebastian Di Toro, il 30enne di Popoli Terme, trovato senza vita nella giornata di ieri, dopo due giorni di ricerche, nelle campagne di Musellaro, frazione del comune di Bolognano, dove vivono i nonni. La procura della repubblica di Pescara ha disposto ulteriori accertamenti per ricostruire nel dettaglio la tragedia e per non lasciare nulla al caso. Di Toro, trovato cadavere da un pastore che portava al pascolo le mucche, era morto da due giorni. A stabilirlo è stato la ricognizione cadaverica effettuata dall’anatomopatologo, Cristian D’Ovidio. Il medico legale ha confermato l’ipotesi del gesto estremo anche se, per un’ispezione più completa, nella giornata di lunedì potrebbe svolgersi l’autopsia. Per questo, su disposizione del magistrato, la salma è stata trasferita nell’obitorio dell’ospedale di Pescara. Ad uccidere Sebastian è stata la pistola che aveva ottenuto alcuni mesi fa, al termine di un corso che aveva frequentato per il rilascio del porto d’armi. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della compagnia di Popoli, che stanno indagando sul caso, sarebbe stato lui a premere il grilletto, ferendosi mortalmente alla tempia. La pistola è stata trovata al di fuori dell’abitacolo della vettura con cui il 30 enne si era allontanato per arrivare nella stradina di Musellaro e addentrarsi per 700 metri fino a raggiungere un posto isolato. I militari hanno sentito i familiari e gli amici. Dai primi accertamenti non sono emerse particolari problematiche accusate dal giovane nell’ultimo periodo. Per questo la procura ha deciso di scavare nella sfera privata e ha ordinato il sequestro del telefono cellulare di Sebastian e di ogni device, per controllare tutte le conversazioni e i tabulati telefonici. Si tratta di un atto dovuto ma necessario, secondo gli inquirenti, per escludere altre piste. Il fascicolo aperto, per prassi, è istigazione al suicidio, l’unica ipotesi di reato che permette alla procura di disporre gli accertamenti irripetibili sulla salma. Quel colpo sparato a bruciapelo ha trafitto anche il cuore della comunità di Popoli Termi che, sin dal primo momento, ha sperato in un esito diverso.

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