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SULMONA. È stato sottoposto ad un intervento chirurgico urgente, questa notte, Giovanni De Angelis, il Presidente del Sulmona Volley, finito ieri in ospedale dopo una presunta aggressione per un parcheggio, avvenuta nella mattinata di ieri in via Patini, a Sulmona. Il 70enne, dopo il ricovero in prognosi riservata, è stato operato d’urgenza dai medici dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila. Un intervento che si è reso necessario a causa dell’ematoma che si è formato per via delle gravi lesioni riportate: trauma cranico e altre problematiche all’apparato maxillo-facciale. Lesioni, secondo i medici, difficilmente compatibili con una caduta accidentale. L’operazione è riuscita anche se De Angelis resterà sotto osservazione. Dalla neurochirurgia, dove era stato inizialmente ricoverato, è stato trasferito nella rianimazione del San Salvatore. In prognosi riservata con un coma indotto dai sanitari. Secondo i medici, che comunque hanno buone speranze che possa superare la fase critica, il 70enne ne avrà per qualche settimana. La procura della repubblica di Sulmona, nel frattempo, ha aperto un fascicolo per lesioni aggravate, al momento a carico di ignoti. I carabinieri della compagnia di Sulmona, che stanno indagando sul caso, sono in cerca di altri testimoni per ricostruire quanto accaduto. Secondo le prime informazioni il 70enne potrebbe essere stato vittima di un pestaggio, forse per un parcheggio. A segnalare una lite in corso sono stati alcuni automobilisti che avevano allertato i militari. Quando ambulanza e carabinieri sono arrivati sul posto hanno trovato solo De Angelis in una pozza di sangue. I primi testimoni sentiti dai carabinieri non hanno permesso, finora, agli inquirenti di formulare un’imputazione. C’è chi ha raccontato di aver visto due uomini discutere in maniera animata e chi di aver sentito dei rumori. Una contraddizione, tuttavia, è emersa nel corso dei primi accertamenti. Un 52enne che gestisce un’attività nella zona, indicato dalla vittima come presunto aggressore, è stato notato sul marciapiede e non all’interno dell’attività come da lui dichiarato informalmente durante l’identificazione. La speranza è che il professore possa riprendersi al più presto per raccontare quanto accaduto. Gli accertamenti vanno avanti per trovare ulteriori indizi e testimoni, anche tra i residenti e gli esercenti del quartiere. Un nuovo sopralluogo dei carabinieri è stato effettuato questa mattina

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