RIVISONDOLI – In tempo di pandemia la secolare tradizione del presepe di Rivisondoli si rinnova in Chiesa. Le immagini che arrivano dal piccolo centro dell’Alto Sangro sono da consegnare agli annali. Per la prima volta in settant’anni, mentre la neve scendeva lenta ed intensa sulla Piana di Piè Lucente, ai piedi del paese di Rivisondoli, la suggestiva tradizione del Presepe Vivente si è rinnovata, in tutta la sua bellezza commovente, nella chiesa parrocchiale di San Nicola di Bari, alla presenza del vescovo della Diocesi di Sulmona-Valva, monsignor Michele Fusco, del parroco della comunità di Rivisondoli, don Daniel Cardenas e del sindaco Roberto Ciampaglia. “Ho provato una fortissima emozione, perchè essere la Madonnina del presepe vivente è sicuramente un ruolo molto importante e sono felice di rivestire questo ruolo, proprio in occasione del settantesimo del presepe viventeâ€- ha esordito Beatrice Ciampaglia, di Rivisondoli e studentessa del Liceo scientifico di Castel di Sangro, che ha indossato i panni della Madonnina della rappresentazione vivente della Natività . A stendere il velo sul suo capo, appena conclusa la celebrazione solenne della Messa della vigilia dell’Epifania, è stato lo stesso vescovo Michele Fusco. Quel velo è parte di una tradizione ormai settantennale. Infatti fin dalla prima edizione del 1951 è stato indossato da tutte le Madonnine del Presepe Vivente, cominciando da Gabriella Gasparri. (a.d’.a.)