SULMONA – 512 mila i lavoratori in regione. Il dato è relativo al terzo trimestre del 2017 e, per l’Abruzzo, rappresenta il miglior risultato raggiunto dal lontano 2002 (+ 59.2 per cento), con una differenza del + 6.4 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (erano 482 mila gli occupati nel terzo trimestre 2016). Il primo maggio si festeggia quest’anno con la lieve ripresa che non permette però di cantare vittoria se si pensa che l’economia resta in crisi soprattutto il settore dell’edilizia ancora in cerca di una boccata d’ossigeno dopo il sisma del 6 aprile. Stando ai dati forniti dalla Cassa Edile della Provincia di l’Aquila il 2017 non è stato un buon anno e si è chiuso con un segno negativo. Nonostante la ricostruzione post sisma 2009 su L’Aquila e provincia. I lavoratori attivi, in edilizia, sono 8.805 dato che comprende anche circa 70 lavoratrici prevalentemente impegnate nell’area del restauro. Il numero delle imprese nel 2017 è diminuito passando a 1.253 contro le 1.386 del 2016. Il 60% dei contratti degli edili è a tempo indeterminato mentre la restante parte è costituita da apprendistato, part-time, interinale e a tempo determinato. Il 30% dei lavoratori che opera sul territorio è nato in provincia di L’Aquila, del restante 70% il 39% è nato nel resto d’Italia e il 31% in Paesi stranieri. Il primo maggio quest’anno si festeggia quindi con la lieve ripresa dei dati Istat che non basta però a infondere fiducia ai tanti disoccupati o ai giovani che sono ancora in cerca di lavoro e per loro quello di oggi resta solo un giorno rosso sul calendario ma domani si torna ai problemi di sempre.
Andrea D’Aurelio