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SULMONA – Indaga la Squadra Anticrimine del Commissariato di via Sallustio, coordinata dall’ispettore Daniele L’Erario, sulla protesta messa in atto sabato scorso da CasaPound Italia Sulmona nella sede storica del De Nino-Morandi. I giovani di CasaPound sono entrati nella scuola chiusa e sequestrata a metà per richiamare l’attenzione delle istituzioni, degli studenti e dei titolari della attività commerciali con un grande striscione, fumogeni e cori dall’altoparlante. Sette minuti in tutto di protesta ma gli uomini dell’Anticrimine sono intervenuti subito dopo per i rilievi di rito. I video della protesta postati sulla rete sociale di facebook, anche quelli girati all’interno dell’edificio che mostrano scene di degrado assoluto, sono al vaglio degli inquirenti. I poliziotti in queste ore stanno risalendo all’identità di tutti i manifestanti ma ancora è chiaro che tipo di provvedimenti saranno presi. I giovani di CasaPound si dicono tranquilli, convinti che per smuovere le acque serviva una protesta del genere. Sembrerebbe inoltre che gli stessi manifestanti non abbiano trovato difficoltà ad accedere nell’edificio visto che alcuni dei cancelli sarebbero aperti. L’accesso è avvenuto dalla parte non sottoposta a sequestro ma comunque chiusa dal decreto dell’allora Presidente della Provincia dell’Aquila Antonio Del Corvo dopo la perizia di inagibilità. Nelle prossime ore si conosceranno le intenzioni degli uomini dell’Anticrimine. La manifestazione di protesta non è stata autorizzata dalle forze dell’ordine. Questa, al momento, potrebbe essere l’unica accusa.

Andrea D’Aurelio

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