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ROCCARASO – Avevano insultato il fratello del sindaco negli ultimi scampoli di campagna elettorale e, dopo avergli dato appuntamento nel parcheggio, lo avevano preso a botte. Con l’accusa di minaccia e lesioni aggravate un 67 enne e un 63 enne di Roccaraso, P.D.C. e V.B., sono stati rinviati a giudizio dal giudice predibattimentale del Tribunale di Sulmona, Francesca Pinacchio, al termine della cosiddetta udienza filtro. Entrambi dovranno presentarsi in Tribunale il prossimo 13 maggio per la prima udienza del processo. I fatti risalgono al 2 ottobre 2021 quando, al termine di un comizio elettorale tenuto dal sindaco del paese, Francesco Di Donato, il 63 enne maestro di sci aveva insultato dal finestrino della vettura la persona offesa, transitando nei pressi del Comune. A quel punto il fratello del primo cittadino lo aveva contatto telefonicamente per chiedere spiegazioni. I due , unitamente ad un’altra persona che era in compagnia del 63 enne, si danno appuntamento nei pressi del parcheggio dove dalle parole si passa alle mani. Secondo l’imputazione, che per il giudice è solida per essere sostenuta in giudizio, gli imputati avrebbero preso a pugni la vittima sulla testa e sulla schiena, cagionandogli un trauma cranico, giudicato guaribile con una prognosi di 40 giorni. Non uno scherzo insomma tant’è che il fratello del sindaco si è costituito parte civile con l’avvocato, Gianluca Museo. Le accuse sono da riscontrare nel corso del dibattimento che prenderà il via il 13 maggio.

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