SULMONA – Dopo cinque anni sono stati posizionati e inaugurato questa mattina i due cardiotocografi, al prezzo di 14 mila euro a base d’asta, acquistati recentemente per l’unità di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Sulmona. Si tratta di due macchinari, sicuramente utili all’attività del reparto di maternità, in grado di monitorare il travaglio e guidare l’operatore anche di fronte un dubbio. “Si tratta di strumenti importanti”- ha detto Sandra Di Fabio, Direttore del Dipartimento. “Non ci sentiamo secondi a nessuno e riusciamo a rispondere alle esigenze del territorio”- ha annunciato Salvatore Esposito, medico del punto nascita che ha incrementato il numero di attività ambulatoriali per abbattere le liste d’attesa. Le visite ginecologiche si svolgono in ambulatorio anche nel pomeriggio, per tre volte a settimana: lunedì, mercoledì e venerdì. La Regione aveva infatti ritenuto che «l’eventuale chiusura avrebbe comportato il trasferimento della presa in carico delle gestanti e dei parti in punti nascite alternativi con la conseguenza di 175.210 km in più percorsi annualmente che causerebbero un aumento del numero di infortuni (inclusi quelli mortali) pari a 1,6/anno». Tuttavia resta il problema dei numeri e dell’organico dal momento che la Asl ha richiamato recentemente tre medici in pensione. Un rinforzo arriverà a breve con un’altra unità. La speranza comunque è che i numeri tornino a crescere e che gli stessi residenti del territorio tornino a credere nella struttura ospedaliera peligna