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SULMONA -  “Chiederemo (e lo faremo unitamente a tutta la minoranza consiliare) di non strumentalizzare la vicenda ma intraprendere iniziative concrete nelle opportune sedi istituzionali (Regione e Parlamento) affinché il sacrosanto diritto alla salute  della popolazione di questa parte dell’Abruzzo interno  possa essere salvaguardato e tutelato”.  Ad annunciarlo è il gruppo consiliare di Italia Viva  riguardo il no perentorio del Ministero al punto nascita dell’ospedale d Sulmona. Per i renziani indebolire ulteriormente la funzionalità dei presidi ospedalieri nel mezzo di una pandemia è una scelta tutt’altro che saggia. “La stridente dissonanza si rende ancor più evidente – scrive Italia Viva – se si considera che una parte dei miliardi di euro concessi dall’Europa con il Recovery Plain dovrà essere spesa proprio per la riqualificazione e il potenziamento dell’assistenza sanitaria (flagellata da anni di tagli). Inoltre, il Patto della Salute siglato dallo Stato e dalle Regioni nel mese di dicembre del 2019 sancisce la volontà di procedere ad una revisione del Decreto Lorenzin, con la previsione di specifiche deroghe per le regioni più piccole”. “Alla luce di queste elementari considerazioni, sembra inutile abbandonarsi a sterili polemiche politiche e alla poco commendevole prassi dello scarico di responsabilità: la criticità va risolta nella revisione del famigerato decreto Lorenzin e nella riorganizzazione della rete ospedaliera regionale”- conclude Italia Viva che valute le azioni concrete.

Andrea D’Aurelio

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