SULMONA – Rapina, lesioni personali e spaccio in concorso. Sono queste le accuse, a vario titolo, che la Procura della Repubblica di Sulmona contesta a due giovanissimi ventenni e alla madre di uno di questi, tratti in arresto dai carabinieri della compagnia di Sulmona. In carcere è finito il 20 enne domiciliato a Frosinone che, nel corso di una colluttazione per la cessione di sostanze stupefacente, avrebbe scippato il telefono cellulare ad un giovanissimo del posto, mediante l’uso di violenza e minaccia. Circostanza che, secondo Procura e Carabinieri, ha configurato l’accusa di rapina. A presentare querela nei confronti del 20 enne è stata la presunta vittima. Sembrerebbe infatti che il giovane, in concorso con la sua fidanzata, avrebbe tentato di strangolare nel sonno un assuntore di droga e la madre di quest’ ultimo per un debito di 150 euro. Entrambi si sarebbero recati a casa di madre e figlio alle nove del mattino. Le due vittime di aggressione si sono recate in ospedale per la refertazione e medicazione delle lesioni personali. La circostanza ha fatto scattare l’arresto in flagranza di reato per la coppia e per la madre della giovanissima di Sulmona poiché nella sua abitazione sono stati trovati 40 grammi di hashish. Tutti e tre gli arrestati sono in attesa dell’udienza di convalida. Per l’avvocato difensore, Alessandro Margiotta, tutte le accuse sono da riscontrare.