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L’AQUILA. Vive attualmente a Sulmona uno dei due egiziani arrestati l’altro giorno dai carabinieri dell’Aquila per aver pestato di botte un 17enne, strappandogli con la forza il cappotto e due telefoni cellulari, fino a strattonare la sua fidanzata. Si tratta di A.A di 21 anni. L’anno, per lui e per T.A. di 22 anni, è di rapina in concorso, aggravata dai futili motivi. I fatti risalgono al 25 marzo scorso quando, nelle vicinanze del terminal bus di Collemaggio, i due avevano picchiato con calci e pugni sulla testa e in diverse parti del corpo il 17enne, assieme ad altri tre coetanei che non sono stati ancora identificati. Dopo le botte e dopo aver strattonato anche la fidanzata della vittima, i due si sono portati via con la forza il cappotto che indossava il minore, al cui interno c’erano due cellulari e un caricabatterie. La giovane coppia, a quel punto, aveva chiesto aiuto prima ai passati e poi ai familiari. Il 17enne era stato medicato dal pronto soccorso dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila e, con i suoi genitori, si era recato in caserma per sporgere denuncia. Per il pm, Fabio Picuti e per il giudice per le indagini preliminari del tribunale aquilano, Marco Billi, “appare lineare e concreto il pericolo di reiterazione del reato”. Per questo il gip aveva emesso, lo scorso maggio, l’ordinanza di custodia cautelare a carico di entrambi. Il provvedimento è stato notificato solo l’altro giorno quando, nel corso dei controlli ordinari del territorio, i militari hanno fermano i due egiziani e, al termine delle verifiche, li hanno trasferiti in carcere. I due sono comparsi anche davanti al giudice Billi per l’interrogatorio di garanzia, nel corso del quale hanno respinto tutte le accuse. Vanno avanti le indagini per risalire agli altri autori della rapina con pestaggio.

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