SULMONA – Non solo un divieto di avvicinamento alle persone offese ma anche il braccialetto elettronico per controllare pedissequamente tutti i suoi movimenti. Ad applicare il dispositivo per il 32 enne sulmonese, finito nel mirino della magistratura per lo stalking alla sua ex, è stato il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sulmona, Francesca Pinacchio, che nell’ordinanza firmata nei giorni scorsi ritiene gravi e sussistenti gli indizi di colpevolezza a carico dell’indagato. Per la pericolosità sociale e per il pericolo di reiterazione del reato, il giudice ha deciso di applicare il braccialetto elettronico con il divieto di avvicinamento. Il 32 enne dovrà mantenere una distanza di 500 mentri dai luoghi frequentati dalla donna e dal suo compagno. Non potrà comunicare con loro in nessun modo. Una misura scattata a seguito delle persecuzioni che il giovane avrebbe posto in essere da marzo a dicembre 2023. Più volte si sarebbe recato a casa della donna, tentando di aggredirla. A fermarlo è stato il compagno. Il 14 dicembre scorso aveva raggiunto la sua ex in un supermercato, costringendola a barricarsi nella vettura fino all’arrivo della polizia che ha raccolto la segnalazione d’aiuto e ha gestito la filiera delle indagini con il settore Anticrimine. La donna, presa in carico dal pronto soccorso, aveva riportato un forte stato d’ansia, giudicato guaribile con una prognosi di 15 giorni. Inoltre in più occasioni il 32 enne avrebbe postato su Instagram storie e immagini riferite a funerali e casse da morto con tanto di minaccia per la sua ex: “devi morire lapidata”. Una vera e propria persecuzione che ha costretto la vittima a cambiare abitudini di vita. Da qui la misura cautelare che, ha deciso il giudice, deve essere accompagnata dall’applicazione del braccialetto elettronico che sarà attivato nelle prossime ore.