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SULMONA – Il sogno di poter tornare alla normalità e rivedere i propri congiunti sta man mano diventato realtà per gli ospiti delle case di riposo peligne che hanno resistito durante il lockdown nella lotta contro il Covid. La fase tre porterà alla graduale riapertura delle porte per abbattere il muro del saluto virtuale che ha caratterizzato i primi cento giorni di emergenza. Ma se ciò sarà possibile è solo grazie a un duro e uno scrupoloso lavoro, svolto dietro le quinte, che ha permesso a tutti gli operatori di ridurre il contagio e di poter arrivare alla terza fase della pandemia in assoluta serenità. A parlare a Onda Tg è Giacomo Di Leo, amministratore della cooperativa che gestisce la residenza di Palazzo Mazara a Sulmona e Villa Volpe ad Ofena. “Abbiamo preso delle misure di contenimento per impedire l’accesso nelle strutture a visitatori, fornitori e familiari degli ospiti”- interviene Di Leo spiegando di aver adottato anche le misure interne di isolamento sociale nei luoghi di aggregazione e nella mensa per arrivare alla tamponatura di tutti gli ospiti e gli operatori delle due strutture. Le case di riposo in questione sono tra le prime ad aver completato il ciclo di tamponi svolti per escludere il contagio da Covid-19. “Lo scenario che si apre è quello di far rivedere i familiari ai nostri ospiti. Stiamo per aprire le porte delle due strutture con le dovute cautele, il distanziamento sociale, le misure precauzionali e l’uso dei dispositivi di protezione. A giorni daremo indicazioni ai familiari degli ospiti. Lo facciamo con serenità perché possiamo dire che i nostri ospiti sono liberi da qualsiasi malattia”- chiosa Di Leo. Si torna quindi all’incontro in presenza che, soprattutto per gli anziani, è quello che ci vuole per combattere il senso di solitudine e nostalgia che alberga nei cuori.

Andrea D’Aurelio

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