SULMONA – Dallo scavo archeologico dell’area presbiterale per riportare alla luce le memorie dell’originario impianto absidato medievale, alle opere di rafforzamento locale, dall’impiantistica alle tinteggiature, alle nuove pavimentazioni e al recupero di quelle esistenti, fino al restauro del coro ligneo settecentesco e della grande tela seicentesca raffigurante “La discesa dello Spirito Santo”. Sono alcuni degli interventi eseguiti in sei lunghi anni di restauro nella Chiesa dell’ Abbazia Celestiniana di Sulmona oggi riaperta al culto con tanto di presentazione e cerimonia solenne. Un gioiello che torna nella disponibilità della città e non solo la cui valorizzazione è strettamente legata a quella dell’intero complesso monumentale anche se un progetto vero e proprio deve ancora essere definito. L’invito ad aprire un tavolo permanente è arrivato dal vescovo di Sulmona-Valva Michele Fusco che ha preso parte alla cerimonia assieme al sindaco Annamaria Casini, al Sottosegreatrio alla Giunta Regionale Mario Mazzocca e alla senatrice Gabriella Di Girolamo. Il finanziamento di 2 milioni di euro per il restauro è stato concesso da Ales, i lavori sono stati guidati dall’architetto Antonello Garofalo (Rup dell’intervento-Soprintendenza Abap di L’Aquila), con la progettazione e la direzione dei lavori architettonici dell’architetto Franco De Vitis (Soprintendenza Abap L’Aquila) e la progettazione e la direzione del restauro delle opere d’arte e degli apparati decorativi della dottoressa Anna Colangelo (Soprintendenza Abap L’Aquila) coadiuvati dall’architetto Panfilo Porziella, dai funzionari tecnici Claudio Tatoli, Pasquale Andreiucci e Roberto Pezzopane. La Chiesa sarà gestita dal Polo Museale che già sta lavorando per una migliore fruizione della Chiesa e dell’Abbazia puntando sul potenziamento dell’illuminazione e la creazione di parcheggi. Per la valorizzazione del plesso ci sono complessivamente 12 milioni ma come riempire questo grande contenitore che fa invidia a tutta la Regione? C’è l’impegno degli enti e delle istituzioni ma si cerca ancora una risposta alla domanda. Conclusi i discorsi, ad immergere tutti in un’atmosfera prettamente spirituale è stata l’esibizione della Cappella Pamphiliana, diretta dal maestro Alessandro Sabatini.
Andrea D’Aurelio