SULMONA – Aveva dato appuntamento ai suoi followers su Istagram e, dopo un countdown di circa un minuto, aveva postato una storia con le foto osé della sua ex, all’epoca dei fatti. Una rivendicazione per la storia sentimentale conclusa. Pochi minuti prima di cancellare tutto ma sufficienti per schernire la persona offesa. Per un 22 enne residente in Valle Peligna arriva la prima condanna per il cosiddetto revenge porn. Si tratta della prima operazione svolta in Valle Peligna dopo l’entrata in vigore della legge che ha introdotto due fattispecie di reato diverse: la diffusione di immagini o video a contenuto sessualmente esplicito, senza il consenso delle persone rappresentate da parte di chi queste immagini le ha realizzate e da parte di chi le riceve e contribuisce alla loro ulteriore diffusione «al fine», si evidenzia nella legge, «di creare nocumento alle persone rappresentate». Il giovane è stato condannato dal giudice, Francesca Pinacchio, ad un anno e quattro mesi di reclusione, risarcimento della parte civile più al pagamento di una provvisionale immediatamente esecutiva di 5 mila euro, oltre alle spese processuali. La vicenda risale al 2020 quando i due giovanissimi si erano frequentati per un periodo e poi lasciati. Il giovane è quindi finito sotto processo per aver postato su instagram le foto hot della sua ex. Quattro frame in totale che raffiguravano la ragazza senza veli. Una “storia” rimbalzata sul telefono della persona offesa e dei genitori che hanno interessato la magistratura e si sono costituti parte civile nel procedimento penale. La giovanissima è stata quindi schernita nella sua immagine e nel pudore. Ma c’è di più. L’episodio aveva creato nocumento perfino alla madre, costretta a procrastinare un intervento programmato. Non uno scherzo insomma. “La prima condanna per revenge porn”- commenta il padre della vittima- “deve servire per tanti giovanissimi che non sempre usano i social in maniera corretta”. Occhio quindi a cadere nella “rete”