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Il sindaco di Sulmona, Gianfranco Di Piero, riapra l’area di sosta temporanea attrezzata per autocaravan e caravan”. A dirlo sono i consiglieri comunali di opposizione Teresa Nannarone, Luigi Santilli, Maurizio Proietti, Antonietta La Porta, Vittorio Masci, Franco Di Rocco, Caterina Di Rienzo. “Un’attenta disamina della documentazione sull’area camper ci induce ad alcune considerazioni che sottoponiamo al sindaco nell’interesse della città”, proseguono, “certi di una rinnovata attenzione ad un problema di estrema importanza per l’economia cittadina, ma anche e soprattutto per l’immagine di Sulmona”. “Quella che viene erroneamente definita come area camper, ma che più correttamente dovrebbe essere definita “area di sosta temporanea attrezzata per autocaravan e caravan” è disciplinata dalla L.R. 5 agosto 2020, n°24. Come chiaramente si evince dalla sua lettura c’è stato, nella migliore delle ipotesi, un errore di interpretazione in quanto la normativa non parla affatto di obbligo di campeggio, anzi lo vieta espressamene in quanto “aree attrezzate riservate alla sosta ed al parcheggio” per un tempo massimo di 48 ore consecutive, a cui i Comuni possono stabilire deroghe motivate, fermo restando che la sosta non può superare le settantadue ore consecutive. L’elenco dei requisiti tecnici previsti, come si può facilmente constatare, risultano pienamente soddisfatti dall’opera realizzata. E come potrebbe essere altrimenti, visto che il progetto ha subito il vaglio delle autorità preposte sia per la concessione del relativo finanziamento che per il collaudo al termine dei lavori? Si è obiettato, ancora, sulla inadeguatezza della recinzione prospiciente il lato fiume che non garantirebbe standard di sicurezza previsti dalla legge regionale. Di nuovo, in nessuna parte del testo sono previste specifiche realizzative per la fattispecie, facendo riferimento ad una semplice recinzione. Sarebbe stato sufficiente un semplice esame del relativo carteggio, per rendersi rapidamente conto della complessità dell’iter di approvazione dell’opera che fu sottoposta ai pareri di diversi Enti (Genio Civile, Sovrintendenza, Autorità di bacino, Asl) per approdare infine ad una conferenza dei servizi convocata ad hoc che, dapprima fece la dovute prescrizioni, ed infine approvò il progetto. In conclusione, si avrà l’umiltà di ammettere l’errore e riaprire l’area? Ponendo così tempestivamente rimedio ad una situazione di grave nocumento sull’economia cittadina in un periodo di festività in cui si poteva prevedere una fruibilità della struttura ai massimi livelli ed a ricostruire un’immagine per gli amanti del settore così faticosamente conquistata nel passato? E visto che ci troviamo si può anche provvedere a rendere finalmente fruibile l’ascensore dislocato in quell’area, per il quale è stato già fatto e superato il collaudo ma che incomprensibilmente è rimasto chiuso?”, concludono i consiglieri comunali di opposizione.

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