SULMONA. Si sarebbe rifiutato di redigere un referto completo. Procedura che, secondo le normative, doveva essere eseguita senza ritardi. Protagonista della vicenda giudiziaria è un medico 70enne, G.M., fino a qualche anno fa in servizio nel pronto soccorso dell’ospedale di Castel di Sangro. L’uomo è finito ieri davanti ai giudici del tribunale di Sulmona per la prima udienza collegiale che lo vede sul banco degli imputati per omissione d’atti d’ufficio. La vicenda risale al 20 agosto 2022 quando un minore, accompagnato dal padre, si era recato al presidio ospedaliero sangrino, lamentando forti dolori al polso. Secondo l’accusa, l’esame radiologico effettuato sul piccolo paziente, indicava chiaramente la presenza di una frattura, confermata successivamente, anche dal referto ortopedico. Nonostante l’evidenza clinica, il medico imputato, nella sezione riservata alla diagnosi, avrebbe scritto “procedura non riportata per altre ragioni”, senza specificare il motivo e la natura della lesione. Una condotta che aveva portato i genitori del minore, a cercare ulteriori consulenze mediche, le quali, hanno poi certificato ufficialmente, la presenza di fratture al radio, in stato già di consolidazione. Il medico, difeso dall’avvocato, Alessandro Margiotta, era stato quindi denunciato ai carabinieri fino a finire sotto processo.