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SULMONA. Sono circa 2.856 le utenze servite da marzo scorso con il servizio di raccolta rifiuti dedicato alle persone positive al Coronavirus. Fino ad ora, dunque, sono stati fatti circa 19.916 ritiri, per una spesa complessiva che si aggira sui 500mila euro, pari ad un costo medio di 25 euro a passaggio. Dall’anno scorso i ritiri sono stati gestiti da due ditte eterne: Ecoeridania da marzo a novembre 2020 e Pavind da novembre ad oggi. Il servizio di chiamata e gestione delle utenze è sempre stato gestito da Cogesa nel rispetto della vigente normativa sulla privacy e a breve anche quello della raccolta sarà internalizzato, così come da accordo sindacale dei giorni scorsi.  Operatori specializzati, dotati di tutti i dispositivi di sicurezza necessari, si occupano del ritiro dei rifiuti delle persone risultate positive. In caso di positività al Covid-19 non si deve più fare raccolta differenziata, ma bisogna mettere tutti i rifiuti indifferenziati in busta ben chiusa e riporla in un apposito contenitore. Il primo giorno utile per il ritiro, gli operatori incaricati consegnano il kit, composto da contenitori, sacchi e vademecum informativo. Il ritiro avviene a domicilio due volte a settimana, con i giorni che variano a seconda delle zone servite e che vengono comunicati ai diretti interessati, per i quali è stato stilato un calendario apposito. E’ stato attivato anche un servizio di chiamata diretta di tutte le utenze per istruirle sulla gestione dei rifiuti nella fase di positività al virus. Al momento sono circa 200 le utenze gestite su una ventina di Comuni in cui ci sono persone positive. Nei mesi di maggior diffusione del virus sono state superate le 600 utenze suddivise in più di 50 Comuni Soci. Il servizio dedicato è un’ulteriore misura di prevenzione al fine di contenere la diffusione del Covid-19. (Red)

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