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PRATOLA PELIGNA – No alla guerra in casa. Il segretario nazionale di Rifondazione Comunista, Maurizio Acerbo, mette in allerta sul deposito di San Cosimo. “Mi arrivano dalla Valle Peligna immagini di mezzi militari si dirigono verso il deposito militare di Monte San Cosimo (il più grande in Abruzzo e uno dei più grandi del Centro-Sud d’Italia) che non è mai stato né chiuso né dismesso. Durante la guerra fredda era segretissimo e noi pacifisti, in primis Mario Pizzola di Sulmona, chiedevamo la smilitarizzazione”- ricorda Acerdo spiegando che “qualora l’Italia dovesse essere coinvolta nella guerra San Cosimo sarebbe un obiettivo sensibile di primaria importanza per i missili russi. Lo era e lo è ancora. Come mi ha ricordato proprio Mario nel 1986, in occasione della crisi con Libia, il deposito di Monte San Cosimo venne posto in stato di allerta. Fermiamo la guerra in cui ci stanno trascinando governo Draghi e parlamento, compresa la finta opposizione di destra”- conclude Acerbo. Intanto proseguono le operazioni di registrazioni dei rifugiati ucraini nell’hub dell’accoglienza dell’Incoronata. La raccomandazione è quella di seguire tutta la trafila per gestire al meglio la possibile ondata migratoria. (a.d’.a.)

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