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SULMONA – “Nessuno spiegamento di forze potrà essere sufficiente se il comportamento delle persone non si adeguerà o non continuerà ad adeguarsi alle misure anti contagio più comuni”. L’appello arriva dal sindaco di Sulmona, Annamaria Casini, all’indomani del comitato  provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocato in vista delle prossime festività pasquali, in programma nel fine settimana. Il rischio è quello di vanificare gli sforzi nella tre giorni del rosso generalizzato che vieta spostamenti senza comprovata necessità, chiude gli esercizi commerciali ma consente, per una sola volta giorno nell’ambito del territorio regionale, la possibilità di recarsi a casa di amici e parenti, massimo due persone che diventano quattro in caso di minori di 14 anni.  E c’è chi già si starebbe organizzando per le rimpatriate e i pranzi in campagna, alla faccia di appelli e raccomandazioni. Dopo un anno, d’altronde, la stanchezza emotiva è fisiologica. Ma gli attori istituzionali continuano a investire sulla sensibilizzazione per evitare il dilagare del contagio e consentire la famosa accelerata annunciata sul fronte della vaccinazione. “Tutti siamo chiamati a fare la propria parte per fermare il contagio”- ricorda la Casini facendo pure notare che il preoccupante aumento dei contagi, costringe il sistema economico a fermarsi. Sarà quindi una Pasqua senza i tradizionali riti ma con i controlli a tappeto. Nel week end intanto sono state elevate altre due sanzioni anti Covid a due giovani sulmonesi, fermati dai Carabinieri mentre si trovavano in auto senza mascherina. Quando sono stati controllati dai militari, i giovani non conviventi non avevano indossato i dispositivi di protezione individuale. Da qui la multa maggiorata, ovvero da 400 a 533 euro. E’ in corso di valutazione invece il caso dell’anziano di Pratola Peligna, positivo al Covid, che è stato avvistato nei pressi della farmacia della centrale piazza mentre ritirava alcuni medicinali. All’esito degli accertamenti dei due Carabinieri si è scoperto che l’uomo era autorizzato ad uscire di casa per accompagnare la moglie a Sulmona, in località Incoronata, per il tampone di verifica. Rincasando si sarebbe fermato in farmacia, forse per non essersi reso conto della situazione viste alcune sue problematiche. Per cui i Carabinieri stanno approfondendo la vicenda. Perchè le voci sono una cosa e i fatti tutt’altro. La speranza è che anche i controlli si concentrino anche su quei fronti da tempo attenzionati, soprattutto nei piccoli centri, dove negli ultimi giorni si sono registrati i cosiddetti contagi a catena.

Andrea D’Aurelio

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