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Un matrimonio fuori dal comune é stato celebrato nelle meravigliose Sorgenti del Pescara, dove Monica Santavenere e Mattia Antonucci, due giovani popolesi, hanno scelto di scambiarsi le promesse nuziali con una cerimonia unica. La particolarità della giornata è stata l’inclusione del rito della sabbia, un’antica tradizione di origine nativo-americana, mai celebrata prima nella cittadina.

Il rito della sabbia, simbolo di unione e individualità, ha avuto un forte impatto emozionale. Gli sposi hanno versato sabbia di colori diversi in un unico recipiente, rappresentando così l’unione delle loro vite, mantenendo allo stesso tempo l’essenza delle loro personalità. A rendere ancora più speciale il momento, anche la loro bambina ha partecipato al rituale, sottolineando il legame indissolubile che unisce la famiglia.

A officiare l’unione civile è stato il sindaco di Popoli Terme, Moriondo Santoro, che ha sottolineato la bellezza e l’unicità della cerimonia. “È la prima volta che celebriamo un matrimonio con il rito della sabbia, e non poteva esserci scenario più suggestivo delle Sorgenti del Pescara”, ha dichiarato Santoro.

Il matrimonio si è svolto nel cuore della riserva naturale, dove le acque cristalline delle sorgenti danno vita al fiume Pescara, in un’atmosfera intima e raccolta, arricchita dall’affetto di familiari, amici più cari e dai testimoni Antonella Costantini e Matteo Santavenere.

Dopo la cerimonia, Monica e Mattia hanno proseguito i festeggiamenti in un luogo altrettanto simbolico: uno dei tradizionali trabocchi sul mare, dove hanno brindato con amici e parenti al loro futuro insieme.

Questo matrimonio, grazie al rito della sabbia e alla suggestiva cornice naturale, resterà impresso nella memoria non solo degli sposi ma anche di chi ha avuto l’onore di essere presente, celebrando l’amore in una forma antica ma sempre attuale, dove due vite si fondono, mantenendo però la propria individualità. Un messaggio che, in tempi moderni, acquisisce un significato ancora più profondo.

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