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SULMONA – Ritratta le accuse sul pestaggio e scagiona il suo aggressore. Va a processo per falsa testimonianza. Protagonista della vicenda è un 45 enne sulmonese, D.F, rinviato a giudizio l’altro giorno dal giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Sulmona, Guendalina Buccella. I fatti risalgono al 29 maggio 2018 quando l’imputato era stato aggredito brutalmente da un 40 enne ex latitante, riportando traumi e lesioni, giudicate guaribili in 40 giorni di prognosi, per le quali è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico nel reparto maxillo–facciale dell’ospedale San Salvatore di L’Aquila. L’aggressione, secondo le indagini della squadra anticrimine del commissariato a quel tempo guidata dal Sostituto Commissario, Daniele L’Erario, era legata ad alcuni debiti e a vicende pregresse. Ma nonostante le botte ricevute, il 45enne avrebbe coperto il suo aggressore, ritrattando le accuse in Commissariato, fornendo una diversa versione dei fatti. Lo stesso si era confidato inizialmente con un amico, tanto da far scattare l’inchiesta. Ma poi si sarebbe rimangiato tutto, anche quando si è presentato davanti al giudice come teste nel processo a carico del suo presunto aggressore. In quella sede però non era stato sentito con le garanzie di legge. Per questo, non ritenuta credibile la testimonianza, il giudice lo aveva assolto lo scorso gennaio dall’accusa di favoreggiamento per insufficienza delle risultanze probatorie. Tuttavia è rimasto in piede l’altro procedimento, quello per falsa testimonianza, che prenderà il via il prossimo 29 giugno come ha deciso il Gup Buccella che lo ha mandato sotto processo. Da vittima a imputato è un attimo.

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