SULMONA – Doveva essere una notte tranquilla dopo il rientro della Processione del Venerdì Santo ma si è rivelata tutt’altro. Con l’accusa di lesioni aggravate da futili motivi due sulmonesi di 25 anni, G.S. e F.R. sono finiti in manette. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal Gip del Tribunale di Sulmona Marco Billi. I fatti risalgono al 15 aprile scorso. Era rientrata la processione più o meno da due ore quando un uomo è stato aggredito in un bar del centro storico mentre faceva la fila al bagno. Prima un pugno alla nuca e poi un secondo pugno al volto che hanno costretto la vittima a ricorrere alle cure dell’ospedale. Cinquanta i giorni di prognosi rimediati dopo la frattura del setto nasale e il trauma cranio-facciale. Stando a una prima ricostruzione dei fatti l’uomo sarebbe entrato nel locale, in compagnia della moglie, per usufruire dei servizi igienici. Uno dei due arrestati voleva passare avanti senza rispettare la fila e da lì sono partiti i pugni sulla nuca e sul volto. Ad indentificare i due giovani sono stati agli uomini della Squadra Anticrimine del Commissariato di Sulmona, coordinati dall’ispettore Daniele L’erario, al termine di una battente attività d’indagine. Gli inquirenti, senza poter contare sulle immagini delle telecamere di videosorveglianza del bar, hanno ascoltato uno per uno i testimoni. G.S. e F.R. restano in carcere in attesa dell’udienza di convalida. Secondo il Gip, visti i precedenti, esiste il pericolo di reiterazione del reato.
Andrea D’Aurelio