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Una giovane marocchina è stata condannata dal Tribunale di Avezzano con l’accusa di lesioni e rapina ai danni di un anziano al quale prestava servizio come badante. La donna sedava l’uomo, un 95enne di San Benedetto dei Marsi, con uno psicofarmaco, il Seroquel, nella minestrina in modo da addormentarlo e poter rubare in casa indisturbata. La refurtiva, poi, la nascondeva in cantina per poterla prendere in un secondo momento. Ma le condizioni cliniche dell’uomo hanno cominciato a peggiorare e si è resa necessaria la presenza dei familiari. La badante, sentitasi alle strette, ha cominciato a sedare l’intera famiglia sempre con il Seroquel. A quel punto sono comparsi i primi sintomi: la nipote si addormentava ovunque, la nuora anche. E così sono iniziati i sospetti: la famiglia invita la badante a mangiare con loro la minestrina e al suo rifiuto si sono subito allertati chiamando i Carabinieri che, una volta fatto analizzare il cibo dai Ris di Roma, constatano la presenza di una gran quantità di medicinale. Anima El Arifi finisce sotto processo e il tribunale di Avezzano la condanna a un anno e sei mesi di reclusione oltre al risarcimento di 1.500 euro nei confronti della famiglia, assistita dall’avvocato Paolo Di Cesare. Il pubblico ministero, Elisabetta Labandi, aveva chiesto cinque anni di reclusione.

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