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SULMONA – La sbarra resta chiusa all’ingresso del luogo santo e gli utenti fragili, seppur autorizzati a transitare con il veicolo, sono costretti ad attendere a lungo prima di potersi recare davanti alle tombe dei propri congiunti. Accade nel cimitero di Sulmona dove sale la protesta da parte dei disabili. Si tratta di un vero e proprio calvario che rischia di aggravare situazioni già complesse e particolari. La sbarra che consente il passaggio delle auto, su specifica disposizione pervenuta da Palazzo San Francesco, deve restare chiusa ed essere azionata volta per volta dal personale della portineria. Tuttavia accade spesso che, per espletare le attività cimiteriali, le unità in servizio si trovano ben distanti dall’ingresso del luogo santo. Ne consegue che gli utenti fragili sono costretti a lunghe attese o, peggio ancora, a scendere dalla vettura e recarsi in portineria nonostante le gravi problematiche di deambulazione. Un disservizio che il Comune non ha intenzione di risolvere eppure basterebbe poco per adottare gli accorgimenti del caso: un’unità in più, una disposizione specifica per il personale operante o un pass per gli autorizzati. D’altronde le navette annunciate non sono mai arrivate a destinazione e l’eterno riposo in cimitero si conferma un calvario. Cose dell’altro mondo. E’ il caso di dirlo.

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