SULMONA – Era finito sotto processo per aver coperto il suo aggressore dopo il pestaggio subito ma è uscito assolto. Protagonista della vicenda è un 45 enne sulmonese, D.F, finito alla sbarra per favoreggiamento, per aver coperto cioè l’ex latitante, rintracciato e arrestato nei mesi scorsi in Spagna. I fatti risalgono al 29 maggio 2018 quando l’imputato era stato aggredito brutalmente dal 44 enne, riportando traumi e lesioni, giudicate guaribili in 40 giorni, per le quali è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico nel reparto maxillo–facciale dell’ospedale San Salvatore di L’Aquila. L’aggressione, secondo le indagini della squadra anticrimine del commissariato a quel tempo guidata dal Sostituto Commissario Daniele L’Erario, era legata ad alcuni debiti e a vicende pregresse. Ma nonostante le botte ricevute, il 45enne avrebbe coperto il suo aggressore, finendo sotto processo per favoreggiamento dopo aver ritrattato in Commissariato, fornendo una diversa versione dei fatti. Lo stesso si era confidato inizialmente con un amico, tanto da far scattare l’inchiesta. Ma poi si sarebbe rimangiato tutto, anche quando si è presentato davanti al giudice come teste nel processo a carico del suo presunto aggressore. In quella sede però non era stato sentito con le garanzie di legge. Per questo, non ritenuta credibile la testimonianza, il giudice lo ha assolto dall’accusa di favoreggiamento per insufficienza delle risultanze probatorie, ovvero perché il fatto non . Resta in piedi l’altro procedimento, quello per calunnia, scaturito dalla sentenza di assoluzione del suo presunto aggressore.