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L’AQUILA – La Corte d’Appello dell’Aquila ha confermato la sentenza di primo grado per padre e figlia residenti in Alto Sangro, C.V. e T.V., che avevano scambiato i nuovi proprietari di un albergo per ladri fino a picchiarli e a darli dei mafiosi. I fatti risalgono all’aprile del 2017. Padre e figlia di Pescasseroli, si erano fermati con l’auto davanti l’albergo che hanno gestito per anni, insospettiti che lì dentro potevano esserci i ladri, visto l’allarme di quel periodo e stando almeno a quanto riferito in aula dall’avvocato della difesa. Una volta entrati il padre si sarebbe rivolto alla coppia dandogli dei mafiosi e dei collusi mentre la figlia, con calci e pugni, avrebbe cagionato a uno dei due un trauma contusivo della mano e del piede sinistro e un trauma contusivo scrotale. Non proprio uno scherzo insomma. Le lesioni sono state giudicate guaribili in dieci giorni dai medici del pronto soccorso dell’ospedale di Castel Di Sangro. Gli acquirenti dell’albergo erano entrati per cambiare il contatore dell’acqua. Poi il fuori programma costato ai due congiunti una condanna a due mesi di reclusione (il padre) e due mesi e quindici giorni di reclusione (la figlia). Pena sospesa ma confermata in appello.

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