SULMONA – Doveva essere un incontro chiarificatore in vista del fatidico appuntamento del 2 maggio quando il Consiglio Comunale si ritroverà a tu per tu con il bilancio e il piano triennale delle opere pubbliche ma il vertice di maggioranza convocato e presieduto ieri pomeriggio dal sindaco Annamaria Casini si è rivelato tutt’altro che tranquillo. Un summit che ha fatto registrate scaramucce e scintille fra due consiglieri in particolare. Continui richiami di responsabilità hanno surriscaldato ancor di più il clima in una maggioranza che, numeri a parte, fa fatica a trovare serenità e unione d’intenti. I due assessori presenti hanno tentato di calmare le acque ma si arriva al bilancio con parecchi risentimenti che al momento però non dovrebbero incidere più di tanto sulla votazione in sede di Consiglio. Salvo soprese dell’ultimo minuto la maggioranza è intenzionata comunque ad alzare la mano, unita e compatta, fatta eccezione del consigliere di Alleanza per Sulmona Mauro Tirabassi che ormai è passato dall’altra parte ed ha provocato nei giorni scorsi l’uscita in Giunta di Mariella Iommi. Nelle fila della minoranza sicuramente voterà no il Pd come anticipato in un comunicato dei giorni scorsi ma non si sa se gli altri componenti si accoderanno ai colleghi o si asterranno dal voto. Fatto sta che, conti alla mano, il bilancio dovrebbe essere approvato come pure il piano triennale delle opere pubbliche anche se, in quel caso, la maggioranza sarà più risicata ( otto voti a sette). Come è accaduto già in commissione molto probabilmente si asterranno dal voto i due consiglieri di maggioranza passati ai non iscritti. Il problema sorge a questo punto dopo il bilancio. Soprattutto se il costituendo gruppo a quattro, che già ha creato fibrallazioni, si formerà davvero.
Andrea D’Aurelio