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SULMONA – Quel salone di viale Roosevelt è un pezzo di storia per la città di Sulmona. Ci sono le poltrone di una volta ma anche i vetri degli anni venti. Per non parlare del profumo di artigianato che si avverte appena si varca la porta d’ingresso. Oggi, quando siamo andati a trovarlo nel suo ultimo giorno di lavoro, lo storico barbiere Giuseppe Ciacià era lì, intento a servire due clienti, con tanto di forbici e attrezzi del mestiere. Ma con questo 31 dicembre 2019 si chiude un’epoca. Da domani infatti, e quindi dal nuovo anno, scatta l’obbligatorietà dello scontrino elettronico. All’età di 82 anni e dopo oltre 71 anni di lavoro continuo e appassionato, il “Peppe” di viale Roosevelt non se la sente di andare avanti e barcamenarsi con lo scontrino on line e con la piattaforma digitale. “Se non ci fosse stata questa novità avrei sicuramente tirato avanti. Perché questo mestiere ormai mi appartiene”- dichiara lo storico Barbiere senza distrarsi un attimo dal suo lavoro. Fino all’ultimo giorno ha voluto essere serio e preciso. Nel salone conserva la pergamena della Camera di Commercio che lo insignì per gli oltre 50 anni spesi nel commercio. L’attività esiste dal 1964 ma lui cominciò a impararsi il mestiere da quando aveva undici anni. Si tratta di generazioni di uomini e lavoratori che non torneranno più. Caratteri tenaci con spirito di sacrificio e classe di ferro. Il barbiere Ciacià si gode ora la pensione che avrebbe voluto rimandare se non ci fosse stata la burocrazia di mezzo che, talvolta, non va di pari passo con le esigenze di alcune tipologie di attività. Lo scontrino elettronico obbligatorio finora solo alle grandi aziende sarà esteso a tutti a partire da domani 1° gennaio. E’ chiamato anche documento commerciale in quanto non ha valore fiscale ma serve al cliente da garanzia per l’acquisto. La tracciabilità è assicurata, infatti la transazione viene registrata immediatamente al Fisco. Le sanzioni per inadempimento sono severe. A Ciacià auguriamo comunque una vita ancora lunga e serena, di meritato riposo, all’insegna della salute e della prosperità.

Andrea D’Aurelio

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