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SULMONA – “Se sbagli sei fuori”. Con tanto di cartello e campagna sui social, ma anche incontri e dibattiti, il collettivo studentesco ha dato il via alla protesta contro i test invalsi. No un no a priori ma un no argomentato che apre una riflessione sul tema. Perché gli studenti sono contro le invalsi? “Prima di tutto siamo contro il finto ruolo che pretendono di ricoprire”- spiega il collettivo in un post su facebook- “ossia quello di valutare gli istituti, gli studenti e i docenti prendendo in considerazione solo una piccolissima parte degli apprendimenti disciplinari, tra l’altro senza poter misurare competenze ed abilità importanti come la capacità di riflessione critica, la capacità di esporre il proprio pensiero, l’impegno, la partecipazione, la creatività. Inoltre sono esclusivi, infatti non considerano i ragazzi con disabilità, con disturbo dell’apprendimento o che stanno imparando la nostra lingua. Per questi e molti altri motivi, per non essere solo cifre su un libro contabile, per non essere addestrati allo schematismo, alla standardizzazione, all’omologazione, combattiamo anche quest’anno i test Ivlasi, perché insieme è possibile riformare il sistema didattico”- conclude il collettivo che ieri ha organizzato un evento in formativo al Centro Giovani in linea con la campagna Nazionale dell’Unione degli studenti che dal 7 al 19 maggio ha in programma di boicottare questi test.

Andrea D’Aurelio

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