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SULMONA- Tre mesi di reclusione al datore di lavoro di 56 anni e 12.500 euro di multa alla società come persona giuridica. E’ questa la pena inflitta dal giudice monocratico del Tribunale di Sulmona, Concetta Buccini, per l’incidente sul lavoro che si verificò nell’agosto del 2017 nel caseificio Reginella d’Abruzzo. Dagli atti d’indagine era venuto fuori che un operaio dell’attività, mentre stava sistemando alcuni campioni caseari, si era schiacciato il mignolo della mano destra nella valvola a sfera. Un effetto ghigliottina che gli aveva cagionato una prognosi superiore a 40 giorni secondo i medici Inail. Prognosi che, in realtà, non superava i trenta giorni come refertato dai sanitari dell’ospedale di Sulmona e chiarito dalla persona offesa nel corso del processo. La Asl aveva contestato l’inosservanza delle misure di sicurezza mentre per la Procura si configura una responsabilità oggettiva del datore di lavoro, vista la severa giurisprudenza secondo la quale il lavoratore deve essere tutelato anche da sé stesso. Per le difese, rappresentate dagli avvocati Luca Tirabassi e Alessandro Rotolo, si è trattato di una condotta imprudente dell’operaio nonchè assolutamente imprevedibile dal momento che, nel corso dell’escussione dei testi, è emerso che la macchina era certificata e sicura e che tutti gli operai avevano partecipato a corsi di formazione. Un incidente eccezionale insomma per il quale, il giudice, ha ritenuto comunque responsabile il legale rappresentante della ditta. Pena sospesa e appello già annunciato.

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