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SULMONA. “Non è emersa la predisposizione di misure idonee a prevenire incidenti stradali, quali ad esempio la presenza di barriere e di catarinfrangenti utili a provocare l’immobilizzazione dell’animale”. Lo ha messo nero su bianco il giudice di pace di Sulmona, Gianna Cipriani, che ha dato ragione ad un automobilista sulmonese di 50 anni che, nel 2022, si era scontrato con la sua auto contro un grosso cinghiale, sul tratto pratolano della strada statale 17. L’animale è deceduto a causa dell’incidente mentre il conducente, fortunatamente, non aveva riportato gravi conseguenze. Ingenti invece i danni per il veicolo. Il giudice di pace ha riconosciuto la responsabilità della Regione che ora dovrà pagare circa 3 mila euro tra risarcimento e spese legali. Nel corso degli accertamenti effettuati dai carabinieri forestali di Sulmona, era venuto fuori che l’uomo circolava a velocità moderata quando, sul lato destro della carreggiata, era sbucato l’animale, invadendo la corsia. “Qualsiasi tentativo di evitare l’urto si rileva inutile, anche per mancanza di illuminazione sulla strada”- scrive il giudice, accertando la responsabilità dell’ente. (a.d.a.)

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