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Dopo le proteste dei trattori si costituisce l’associazione “L’Abruzzo in agris” con l’obiettivo di difendere gli agricoltori e valorizzare il loro lavoro. Oggi l’associazione lancia l’allarme sulle coltivazioni di mais, fondamentale per l’alimentazione degli animali che sta soffrendo della siccità. Nelle ultime settimane il costo è già aumentato di 3/4 euro a quintale quindi, da 20 euro, si pagano ora quasi 24 euro a quintale di mais e il costo sta aumentando di settimana in settimana. Per non parlare del fieno che ce ne sarà poco ed è difficile che si manterrà il prezzo di circa 15 euro a quintale, rispetto agli 8 euro necessari per produrre un quintale di fieno. Si potrebbe arrivare anche ai livelli di 3 anni fa con il fieno che verrà a costare quasi il triplo, sino a 27 euro al quintale. Lo stesso accadrà per le verdure e ortaggi per l’alimentazione umana legato sempre alle temperature e al fatto che non c’è acqua. “Abbiamo già degli invasi per l’irrigazione, ma sono da ristrutturare e vanno messi in sicurezza”, così il presidente di L’Abruzzo in agris commenta la proposta di Coldiretti di realizzare vasche di raccolta dell’acqua piovana per combattere la siccità “Buona l’idea, ma dovremmo sistemare e mettere in sicurezza l’esistente”. Finocchio fa riferimento anche agli invasi di montagna che richiedono manutenzione e dove spesso finiscono gli animali selvatici. Per ristrutturare la rete, l’appello dell’associazione abruzzese, che raccoglie oltre 200 aziende agricole della regione, è di sostenere “i consorzi di bonifica che vanno supportati perché sono l’unica salvezza per l’agricoltura – ha concluso il presidente di LAia – Il problema siccità è da risolvere con interventi massicci e progetti innovativi “.

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