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SULMONA – Ci sarà un accertamento tecnico per chiarire se i viadotti delle autostrade A24 e A25 sono sicuri. La decisione è del Tar del Lazio, i cui giudici hanno parzialmente accolto le richieste della concessionaria Strada dei Parchi; nominato il presidente pro tempore dell’Ordine degli ingegneri della Provincia di Roma, l’incarico dovrà essere compiuto entro il 16 settembre con il deposito della relazione finale. Complesso l’accertamento che era stato chiesto da Strada dei Parchi. Il Tar, osservando che “in relazione alla non ripetibilità delle verifiche richieste – si legge nell’ordinanza – dai chiarimenti forniti da Strada dei Parchi si evince che i quesiti proposti dalla concessionaria rispondono a una duplice finalità: raccogliere una serie di dati, non più apprezzabili a seguito degli interventi di manutenzione sui viadotti e della trasformazione irreversibile dei luoghi da ispezionare; esprimere dei giudizi sulla correttezza dei criteri adottati dalla concessionaria per la valutazione della sicurezza dei viadotti e sulle determinazioni che il concedente Ministero ha assunto o potrà assumere nell’ambito del rapporto concessorio”, ha ritenuto che “la seconda delle finalità perseguite non è compatibile con l’utilizzo dell’accertamento tecnico preventivo”. Premesso questo, i giudici hanno ritenuto che la richiesta di accertamento tecnico preventivo possa trovare accoglimento “nella sola misura in cui è richiesta una verifica non ripetibile dello stato dei luoghi”. Le verifiche ispettive erano scattate nell’autunno scorso. Nel mirino del Ministero anche i viadotti di Bugnara e Cocullo. Sono partite lotte e manifestazioni che hanno visto in prima linea anche i sindaci del Centro Abruzzo. Oggi arriva la decisione del Tar.

Andrea D’Aurelio

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