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SULMONA. Per la procura il quadro è chiaro: gli indagati avrebbero indotto in errore i funzionari a rilasciare le relative autorizzazioni. Per questo da Palazzo San Francesco stanno valutando la costituzione di parte civile nel processo per la villa di via Tratturo. Un’ipotesi che il sindaco, Gianfranco Di Piero, non si sente di scartare ma prima, ripete, “bisogna approfondire la questione con gli uffici e i funzionari”. Richiesta che, nei mesi scorsi, era arrivata dai comitati e dalla consigliera, Teresa Nannarone. L’inchiesta, che era partita da un esposto dei comitati cittadini per l’ambiente, si è chiusa l’altro giorno con l’avviso di garanzia e di conclusione delle indagini preliminari, emesso dal sostituto procuratore della repubblica, Edoardo Mariotti, per cinque persone: G.Z., F.Z. e E.Z., proprietari della palazzina e titolare della ditta assieme ai due progettisti e direttori dei lavori, L.D.B. e A.G. La procura contesta ben sedici violazioni ai cinque accusati, a vario titolo, di aver realizzato “opere volte alla trasformazione urbanistica ed edilizia dei terreni, in violazione delle prescrizioni degli strumenti urbanistici vigenti, senza la prescritta autorizzazione sostanziale”. Inoltre, sempre secondo l’accusa, i cinque “hanno programmato un intervento non finalizzato al recupero di fabbricati preesistenti di cui fosse conservata traccia, non avendo gli immobili oggetto di ristrutturazione caratteristiche funzionali o identitarie con quelle dell’unico corpo di fabbrica da realizzare”. Le indagini della procura non hanno coinvolto il Comune che, nel procedimento, è persona offesa. Se si dovesse arrivare a giudizio, l’ente potrebbe costituirsi parte civile. La storia è quella di una baracca che grazie ad una sanatoria, è stata oggetto prima di ampliamento con la Legge 43 e poi di demolizione e ricostruzione con il superbonus 110, in una zona destinata a parco urbano dove, secondo il prg, non si può costruire, come hanno ricordato i comitati alla procura. Una vicenda che è diventata anche un caso politico

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