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SULMONA – Era sottoposto al provvedimento della sorveglianza speciale da parte del Tribunale dell’Aquila ma in due circostanze, all’esito di alcuni controlli eseguiti dalla Polizia, furono segnalate delle inosservanze. Per questo, per un 31 enne di Sulmona, L.D.S , è arrivata oggi la sentenza di condanna a tre mesi di reclusione, emessa dal giudice monocratico del Tribunale, Francesca Pinacchio. Nel 2014 il giovane era stato raggiunto dal provvedimento di sorveglianza per alcuni fatti pregressi. La misura della sorveglianza prevede l’obbligo di soggiorno sul territorio comunale, contiene una serie di misure da rispettare, tra cui il divieto di trattenersi abitualmente in locali, intrattenere abituali frequentazioni con pregiudicati, allontanarsi dalla propria dimora senza avvisare l’autorità giudiziaria. Per due volte gli agenti del Commissariato Ps di Sulmona rilevarono l’inosservanza del provvedimento. Nello specifico quando il giovane ospitò in casa dei soggetti con precedenti di Polizia e quando, recandosi nell’abitazione dell’imputato, non lo trovarono o almeno, non ricevendo risposta, ipotizzarono che si era allontanato. Da qui la condanna a tre mesi di reclusione in continuazione di reato con la sentenza della Corte d’Appello dell’Aquila che, per fatti analoghi e per lo stesso arco temporale, aveva già condannato il 31 enne. Una richiesta, quest’ultima, che è stata avanzata dall’avvocato difensore, Uberto Di Pillo e accolta dal giudice Pinacchio.

Andrea D’Aurelio

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