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SULMONA – Si era finalmente liberata del suo compagno stalker dopo averlo denunciato e fatto arrestare ma, recandosi sotto la sua abitazione, lo avrebbe molestando a colpi di clacson. Protagonista della singolare vicenda giudiziaria è una 40 enne straniera che è stata rinviata a giudizio dal giudice monocratico del Tribunale di Sulmona, Concetta Buccini. Nel corso dell’udienza predibettamentale celebrata ieri, il giudice ha ritenuto che sussistono i presupposti per sostenere l’accusa di molestie in giudizio. Per questo ha fissato la prima udienza del processo, a carico della donna, per il prossimo 6 febbraio. I fatti risalgono al luglio del 2021 quando l’imputata, stando all’imputazione, avrebbe suonato al campanello del suo ex, ristretto agli arresti domiciliari per aver violato il divieto di avvicinamento, e lo avrebbe cominciato a molestare. Quasi ogni giorno, aveva riferito l’uomo alla Polizia e al suo avvocato, Alessandro Margiotta, la 40 enne si recava sotto la propria abitazione dove era finito agli arresti, a volte a piedi mimando il gesto di salutarlo e a volte con la propria autovettura suonando il clacson. Il tutto provato da riscontri fotografici e delle telecamere. Da vittima la donna è passata ad imputata per le molestie all’uomo che l’aveva stalkerizzata. Un’accusa che la stessa e il suo avvocato. Serafino Speranza, hanno contestato poichè ritenuta infondata. La donna, sempre in quel periodo, aveva subito appostamenti e inseguimenti da parte del suo ex, con tanto di telecamera al seguito, fino a quando si è ritrovata i freni dell’auto tranciati. Una persecuzione vera e propria che portò il Tribunale ad emettere prima il provvedimento del divieto di avvicinamento e poi quello degli arresti domiciliari a carico dell’ex compagno 44 enne. L’ironia della sorte ha voluto che entrambi sono finito sotto processo. Lui per atti persecutori e maltrattamenti e lei per molestie.

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