SULMONA – Aleggia lo stesso rischio di Crevalcore per la Marelli di Sulmona. Ad esprimere preoccupazione sono le organizzazioni sindacali. “Per quanto riguarda lo stabilimento di Sulmona le comunicazioni dell’azienda
restituiscono un quadro peggiore di quello delineato a settembre 2023:
la possibilità di acquisire la piattaforma Large (prospettata dall’azienda a settembre 2023) è praticamente sfumata e lo stabilimento dovrà continuare a reggersi
praticamente quasi esclusivamente sul Ducato. I volumi produttivi per il Ducato, che per i primi 6 mesi del 2024 continuano a risentire del picco positivo degli ultimi mesi del 2023, a partire da giugno potrebbero concretamente subire una flessione. Pertanto a partire dal giugno 2024 con ogni probabilità sarà necessario fare di nuovo ricorso agli ammortizzatori sociali. Inoltre, stando alle dichiarazioni dell’azienda, gli ammortizzatori sociali saranno necessari per lungo tempo visto che al momento, oltre alle attività in essere, gran parte delle quali subiranno una contrazione tra il 2024 e il 2025, a oggi non ci sono all’orizzonte
nuove lavorazioni che assicurino futuro allo stabilimento peligno. Lo spettro di quello che è accaduto allo stabilimento di Crevalcore aleggia sulle nostre teste, con la consapevolezza che il nostro territorio dal punto di vista dell’attrattività industriale non è esattamente paragonabile ad altri.
Se da un lato ci aspettiamo che l’azienda si sforzi di trovare soluzioni e di superare la
condizione di monocommittenza non più sostenibile, dall’altro chiediamo alle
Istituzioni e in particolare alla Regione Abruzzo, finora del tutto assente, di essere al fianco delle Lavoratrici e dei Lavoratori della Marelli di Sulmona per affrontare con
concretezza questa difficilissima situazione”- si legge in una nota. “È da tempo che seguo le dinamiche della Marelli dove sapete che mio marito è un sindacalista. È una di quelle questioni che dovevano essere attenzionate dalla politica già da tempo. Tra i miei primi impegni un confronto aziendale per conoscere l’entità del problema al fine di adottare le consenguenziali azioni a tutela di uno stabilimento produttivo importante per la valle peligna che da anni da lavoro a molte persone. Non si può continuare a far finta che vada tutto bene”- conclude Catia Puglielli, candidata Udc-Dc