AVEZZANO. Fa discutere la proposta di Federconsumatori Abruzzo che ha chiesto alla Regione di rivedere i progetti di ampliamento e potenziamento della tratta ferroviaria che collega Pescara a Roma, passando per Sulmona e Avezzano, concentrando i fondi sull’ulteriore sviluppo della linea adriatica. L’idea dell’associazione non è stata condivisa da Nello Simonelli, consigliere comunale di Avezzano e responsabile regionale di Nazione Futura. Ne è scaturito un braccio di ferro che è diventato un caso politico.
LA PROPOSTA DI FEDERCONSUMATORI
Per Federconsumatori “è positivo che la giunta regionale stia cercando soluzioni per ridurre i tempi di collegamento sulla tratta ferroviaria Pescara-Roma” ma il problema, secondo l’associazione, è un altro. “Investire oltre 2 milioni di euro per ottenere solo un lieve miglioramento nei tempi di collegamento sulla Pescara-Roma (una linea per cui la domanda resta limitata data la mancanza di grandi poli urbani intermedi) appare una decisione discutibile. Inoltre, manca la certezza che le opere da effettuare siano compatibili ambientalmente. Con un investimento inferiore, infatti, si potrebbero soddisfare bisogni ben più pressanti lungo la linea adriatica, esigenze che la regione Abruzzo sembra continuare a ignorare”- sottolinea Federconsumatori, secondo la quale Trenitalia opera in regime di monopolio sulla direttrice adriatica. La ricetta di Federconsumatori è una collaborazione interregionale. “L’investimento necessario per la regione Abruzzo sarebbe sostenibile, specialmente se in coordinamento con la regione Marche: il tratto Pescara-Ancona copre 62 km in Abruzzo e 85 km nelle Marche. In tal modo, i cittadini abruzzesi potrebbero scegliere tra raggiungere Bologna e Milano con i regionali veloci, a un costo di biglietto decisamente più accessibile, oppure optare per la Frecciarossa, pagando una tariffa più alta per tempi di percorrenza minori”- conclude l’associazione, convinta che la “domanda sulla Pescara-Roma) è e rimarrà limitata; al contrario, oltre un milione di passeggeri percorrono ogni anno la linea adriatica”.
SIMONELLI NON CI STA
“Questi fondi sono stati stanziati per rispondere alle necessità dell’intero Abruzzo, non per servire gli interessi particolari di pochi. Ignorare le Aree Interne significa condannare due terzi della popolazione regionale a rimanere indietro, senza prospettive e opportunità”- ribatte il consigliere comunale di Avezzano, secondo il quale la proposta è “politicamente miope, umanamente ingiusta e frutto di una visione egoista che ignora le necessità di gran parte degli abruzzesi”. “È inaccettabile che si proponga di sacrificare un’infrastruttura fondamentale per oltre 800.000 cittadini che vivono nelle Aree Interne a vantaggio di una costa già ampiamente servita e privilegiata negli anni. Una decisione del genere penalizzerebbe ulteriormente i territori dell’entroterra, già in difficoltà sul piano economico e sociale”- interviene Simonelli, sostenendo “l’infrastruttura non è solo un’opera ferroviaria, ma una speranza di rilancio e sviluppo per migliaia di cittadini”. Andrea D’Aurelio