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COCULLO – Trovati morti anche i piccoli dei rapaci a Cocullo dove, nelle scorse settimane, erano state recuperate le carcasse di ben 14 animali tra lupi, grifoni e cervi imperiali. I grifoni, che si sono cibati delle carcasse contaminate, hanno avvelenato, a loro volta, anche i propri piccoli, custoditi, in luoghi inaccessibili all’uomo. Sono stati i carabinieri Biodiversità di Castel di Sangro, attraverso monitoraggi specifici, a rinvenire le carcasse di due pulcini. Il bilancio sale e le indagini condotte dalla Procura della Repubblica di Avezzano, che sulla vicenda ha aperto un’inchiesta, battono sempre più la pista dell’avvelenamento. Dalle prime risultanze sarebbe emerso che gli animali protetti, sono stati uccisi con il veleno, perché considerati competitori nell’attività venatoria, o nocivi per il bestiame e le coltivazioni. Va avanti intanto l’attività di monitoraggio e di controllo da parte dei Carabinieri Forestali e dei vari attori in campo sull’Olmo di Bobbi, località nota per essere praticamente lo spartiacque tra la Valle del Giovenco, la Valle Subequana e la Valle Peligna. Un corridoio naturale tra il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e il Parco Regionale del
Sirente – Velino. Il sindaco di Cocullo, Sandro Chiocchio, aveva ipotizzato nei giorni scorsi la possibilità di limitare la percorribilità di certe strade senza limitare le attività di controllo in montagna.

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