COCULLO – Il Wwf va in Procura per l’uccisione degli animali a Cocullo. Nelle scorse settimane, come noto, nel territorio di Cocullo, nella Zona di Protezione Esterna del Parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise e a pochi chilometri dal confine del Parco Regionale del Sirente Velino e della Riserva Naturale Regionale e Oasi Wwf “Gole del Sagittario”, sono state rinvenute carcasse di nove lupi, cinque grifoni e due corvi imperiali, specie protette da leggi nazionali e internazionali, deceduti per avvelenamento. A seguito di questo atto criminale, spiega una nota, nei giorni scorsi il Wwf Italia, grazie al lavoro dell’ufficio legale ha inoltrato un esposto alla Procura di Avezzano con un atto di significazione di parte offesa, anticipando la volontà di costituirsi parte civile in eventuali procedimenti penali. L’uso del veleno è purtroppo una pratica ancora presente sui nostri territori, anche se illegale e penalmente perseguibile. È soprattutto un atto vile e codardo che mette a rischio la salute e la vita di molti animali, ma anche dell’ambiente stesso perché il veleno può diffondersi inquinando il terreno e le acque superficiali o entrare direttamente in contatto con le persone, in particolare con i bambini, e con gli animali domestici.