ROCCARASO – Non più uno, ma due i superstiti ancora in vita dell’eccidio dei Limmari del 1943, la strage compiuta dai nazisti che fucilarono a Pietransieri, frazione di Roccaraso (L’Aquila), 128 civili inermi tra cui donne, anziani e bambini al di sotto dei 10 anni trucidati dai tedeschi. Tornata agli onori della cronaca per l’80esimo anniversario lo scorso anno, la più grande strage di guerra del centrosud Italia è stata al centro di una fase procedurale che dovrebbe concludersi quest’anno per il risarcimento dei parenti delle vittime per milioni di euro. Si è creduto fino ad oggi che l’ultima superstite sia Virginia Macerelli, 87enne tuttora residente a Pietransieri, scampata a 6 anni ai proiettili dei nazisti perché nascosta dalle vesti della mamma. Ma oggi si scopre un altro superstite. Si tratta di Enzo Renato Tristani, 93enne che vive a Collier Township, in Pennsylvania, che ha raccontato alle tv americane la sua tragica esperienza di sopravvissuto all’eccidio. A renderlo noto è Geremia Mancini, ex sindacalista e politico, con un post Facebook, uno dei numerosi della rubrica personale “Storie della nostra emigrazione”.