SULMONA – Dieci cantieri, una fase di monitoraggio dello stato di salute dell’edilizia storica con priorità per gli edifici strategici, ripensare la modalità di progettazione degli interventi e privilegiare interventi di nuova costruzione, semplificare le procedure burocratiche per la richiesta di finanziamenti e promuovere azioni mirate sulla formazione tecnologica. Saranno questi i primi passi del progetto “Casa Italia”, del quale fa parte anche Sulmona insieme ad altre nove città italiane. Le regole del gioco saranno definite a giugno nel corso di un incontro con gli addetti ai lavori a Palazzo Chigi. Il primo cantiere, almeno stando alle previsioni, dovrebbe partire per la fine dell’anno. A spiegare i contenuti del dossier sono stati questa mattina in conferenza stampa il Sottosegretario della Giunta Regionale Mario Mazzocca, l’assessore regionale alle aree interne Andrea Gerosolimo e il sndaco di Sulmona Annamaria Casini. “Stiamo portando avanti l’operazione di monitoraggio e vogliamo creare un progetto integrato perché Sulmona da qui ai prossimi anni deve diventare una città sicura”- ha detto il primo cittadino Casini. A rimarcare l’opportunità di sviluppo per il capoluogo peligno dal dossier di “Casa Italia” è l’assessore Gerosolimo. “C’è chi critica anche questa notizia io credo che dobbiamo essere uniti in questi momento”- ha fatto notare Gerosolimo. Comincia una nuova sfida con la prima fase del progetto dedicata alla sperimentazione. A disposizione, per l’avvio del monitoraggio, ci sono 25 milioni di euro ripartiti per le dieci città italiane.
Andrea D’Aurelio