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SULMONA – Finirà in Tribunale la truffa contrattuale del superbonus di via Avezzano. Il condominio, per il tramite dell’avvocato del foro di Sulmona, Mauro Sciullo, ha querelato l’appaltatore generale e quindi l’impresa chiamata a svolgere i lavori presso gli uffici della Guardia di Finanza di Sulmona. Le Fiamme Gialle hanno aperto un fascicolo sul caso per svolgere i relativi accertamenti investigativi.  I lavori di demolizione e ricostruzione della palazzina del civico 8, avviati lo scorso maggio, sono stati improvvisamente interrotti. La ditta subappaltatrice ha letteralmente “svuotato il cantiere”, portando via ruspe, attrezzi ed escavatori, lasciando in loco solo la recinzione. Il tutto perchè l’appaltatore generale non ha corrisposto le spettanze economiche all’impresa. Eppure i condomini della palazzina avevano versato 10 mila euro ciascuno come anticipo per la demolizione e ricostruzione per un totale di 80 mila euro che si sono volatilizzati. Per questo il condominio ha deciso di procedere e di querelare l’appaltatore generale che, secondo quanto ipotizzato in querela, ha incassato le somme versate per poi con artificio e raggiro, in assenza di una copertura economica da parte della banca, sparire nel nulla. “Per noi si tratta di una vera e propria truffa. La legge ha permesso a società improvvisate di andare a gestire milioni di euro che poi si sono rilevate non capaci di effettuare queste lavorazioni” commenta l’avvocato Sciullo. Per avviare i lavori, in verità, era stata necessaria un’incisiva azione giudiziaria per lo sfratto di un’inquilina, portata via dalla forza pubblica, che non voleva lasciare la palazzina nonostante avesse in un primo momento deliberato a favore del superbonus. Oltre il danno la beffa.

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