SULMONA – La maggioranza dei condomini aveva votato a favore del superbonus, scegliendo cioè la strada della demolizione e ricostruzione di due palazzine ma il giudice del Tribunale di Sulmona ha sospeso la deliberazione, poiché non adottata all’unanimità, e ha fissato l’udienza di merito per il prossimo settembre. La vicenda riguarda i due fabbricati di viale Costanza, civico 2 e civico 4, entrambi “trascinati” in Tribunale dopo il ricorso intentato da alcuni inquilini che hanno chiesto l’annullamento della deliberazione. Ma procediamo con ordine. La maggioranza dei condomini ha messo nero su bianco la demolizione e ricostruzione delle palazzine, con tanto di agevolazioni del superbonus, alla luce delle risultanze di una perizia che recita: “la struttura verificata sotto combinazione di carico SLU gravitazionale non soddisfa i requisiti minimi di sicurezza, definendo cosi un indice di rischio nei confronti del sovraccarico verticale, rendendo così l’edificio allo stato di fatto non adeguato alla classe d’uso per la quale è stato progettato”. Una relazione tecnica, redatta dall’ingegnere incaricato per gli interventi di demolizione e ricostruzione, che ha spinto il sindaco, Gianfranco Di Piero, a sollecitare tutti i pareri del caso per eventuali determinazioni e i Vigili del Fuoco ad effettuare un sopralluogo sul posto, lo scorso 10 marzo, nel corso del quale “non sono emersi elementi che potessero prefigurare situazioni di pericolo imminente”, come comunicato dagli stessi al primo cittadino, fermo restando tutte le verifiche tecniche del caso, visto il sopralluogo a vista che comunque non ha certificato il perimento dei fabbricati. Il giudice, dopo aver riconosciuto la correttezza delle operazioni svolte dall’amministratore con altro provvedimento, sospende la deliberazione condominiale poiché “l’intervento incide, in maniera evidente, sulla proprietà esclusiva dei condomini, con la conseguenza che la delibera non presa all’unanimità potrebbe considerarsi nulla”. Fissa nel frattempo udienza di merito a settembre. “Questione evidentemente diversa”- prosegue il giudice- “è quella della eventuale situazione d’inagibilitá dell’edificio e della eventuale necessità di interventi urgenti, eventualmente anche su disposizione della competente autorità amministrativa. Situazioni, tuttavia, che meritano certamente un approfondimento istruttorio”. Per i sostenitori del superbonus il rischio di perdere tempo e agevolazioni mentre per i ricorrenti l’occasione è buona per depositare una controperizia, nel corso dell’udienza di merito, per confutare i rilievi svolti da altro professionista.