ANVERSA DEGLI ABRUZZI – Svolta sul giallo di Castrovalva. Dopo un anno di accertamenti è stato identificato il cadavere rinvenuto la scorsa estate a Castrovalva, frazione del comune di Anversa degli Abruzzi. Si tratta di Bruno Del Negro, un pensionato 81enne di Trani. I tre figli di Bruno Del Negro e la compagna di uno di questi sono stati iscritti nel registro degli indagati per soppressione di cadavere (art. 411 c.p.), truffa ai danni dell’INPS (640 c.p.) e indebito utilizzo di carta bancomat (493-ter c.p.). L’anziano, all’epoca allettato e incapace di provvedere a se stesso, sarebbe stato trovato morto nel proprio letto da uno dei figli che, in concorso con la compagna, avrebbe deciso di disfarsi del cadavere, spogliandolo e mettendolo in un sacco a pelo acquistato immediatamente prima, per poi abbandonarlo lungo una stradina di Castrovalva, dopo aver percorso con l’autovettura in uso circa 350 km da Trani; ciò, al fine di continuare a percepire la pensione del congiunto per circa 3000 euro al mese, riuscendo ad incassare complessivamente la somma di circa 60000 euro con pari danno per l’INPS. L’81 enne è stato identificato grazie all’attività dei carabinieri del Nucleo Investigativo dell’Aquila che, partendo dal ritrovamento del cadavere nudo e senza documenti, e concentrando gli accertamenti su una protesi femorale che gli era stata impiantata, sono riusciti a generalizzare il cadavere. L’attività investigativa ha permesso di ricostruire passo dopo passo gli eventi che si sono succeduti in quei giorni, con l’abbandono del corpo dell’anziano, nella notte tra il 26 e il 27 luglio 2022. Per la Procura di Sulmona vi è anche un altro aspetto di rilevanza penale: la mancata segnalazione del decesso all’INPS e il fatto che i figli abbiano continuato a percepire e spendere per quasi un anno la pensione e i risparmi del padre. L’anziano era stato sepolto come soggetto ignoto lo scorso mese di aprile dopo otto mesi di accertamenti nella cella frigorifera dell’ospedale di Chieti. Un’indagine complessa poiché l’uomo non risultava schedato nel database delle forze dell’ordine né era stata denunciata dai familiari la sua scomparsa. Attraverso l’immatricolazione della protesi, applicata nell’ospedale di Trani, i militari del Nucleo Operativo sono riusciti a risalire al soggetto e quindi al cadavere. L’81 enne era un funzionario Asl e i figli, lavoratori nel settore pubblico, hanno un’età dai 54 ai 57 anni. Quella notte i quattro hanno effettuato il lungo viaggio fino al casello autostradale di Cocullo. Da lì avrebbe poi raggiunto la grotta di Anversa e si sarebbe disfatti del cadavere. È probabile che nelle prossime settimane si procederà all’estumazione e trasferimento della salma su richiesta di altri familiari.