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SULMONA. È stata condannata a dieci mesi di reclusione (pena sospesa) e al pagamento delle spese processuali F.R., 43enne di Vittorito, per la morte di Maurizio Colaberardino, avvenuta il 25 luglio 2022. L’uomo, noto tabaccaio di Raiano, era deceduto in ospedale a causa delle conseguenze dell’incidente stradale che si era verificato sulla strada statale 5, tra Corfinio e Vittorito,  quando con la sua moto si era schiantato contro la vettura guidata dalla donna. Stando alla ricostruzione del tragico sinistro, effettuata dai carabinieri, la donna quel giorno guidava la sua Dacia e proveniva da Raiano in direzione Vittorito quando, mentre svoltava verso il bivio, non si sarebbe accorta della Suzuki condotta dal 66 enne, diretta a Raiano e proveniente da Corfinio. Dopo l’impatto erano scattati subito i soccorsi per l’uomo, trasportato in eliambulanza presso l’ospedale San Salvatore dell’Aquila dove non è riuscito a sopravvivere ai traumi interni. La Procura, nello specifico, aveva contestato alla 42 enne la colpa consistita nel “non aver ceduto la precedenza al sopraggiungere del motociclo e nell’aver iniziato una manovra di svolta a sinistra senza accertarsi che la stessa poteva essere effettuata in sicurezza”. Inoltre, sempre secondo l’accusa, “la conducente della vettura avrebbe utilizzato il proprio dispositivo cellulare alla guida”. Circostanza quest’ultima che è stata smentita dalla donna e dal suo avvocato difensore, Gianluca Museo, il quale ha spiegato che, la sua assistita, non stava guidando con il telefono alla mano e che la perizia cinematica disposta dalla procura, per ricostruire la dinamica dell’incidente, aveva accertato un concorso di colpa da parte della vittima. Da qui la pena di dieci mesi di reclusione, al termine del processo celebrato con rito abbreviato

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