RAIANO – La Procura della Repubblica di Sulmona ha chiesto il rinvio a giudizio per una 42 enne di Vittorito, F.R., accusata di omicidio stradale per la morte di Maurizio Colaberardino, il tabaccaio di Raiano deceduto nello schianto sulla strada statale 7, il 25 luglio 2022. Il giudice per le udienze preliminari, Alessandra De Marco, ha fissato l’udienza per il prossimo 7 marzo, vista la richiesta depositata dal Sostituto Procuratore, Edoardo Mariotti. Le accuse a suo carico sono state confermate all’esito dell’attività investigativa che aveva portato la Procura a disporre una doppia perizia, quella autoptica sul corpo di Colaberardino e quella cinematica, volta a ricostruire nel dettaglio la dinamica del sinistro mediante accertamenti specifici sui mezzi, sulle velocità e sulle condizioni della strada. La donna quel giorno guidava la sua Dacia e proveniva da Raiano in direzione Vittorito quando, mentre svoltava verso il bivio, non si sarebbe accorta della Suzuki condotta dal 66 enne, diretta a Raiano e proveniente da Corfinio. Dopo l’impatto sono scattati subito i soccorsi per l’uomo, tabaccaio assai conosciuto in paese, trasportato in eliambulanza presso l’ospedale San Salvatore dell’Aquila dove non è riuscito a sopravvivere ai traumi interni riportati. La Procura, nello specifico, contesta alla 42 enne la colpa consistita nel non aver ceduto la precedenza al sopraggiungere del motociclo e nell’aver iniziato una manovra di svolta a sinistra senza accertarsi che la stessa poteva essere effettuata in sicurezza sulla base della posizione, distanza e direzione del motociclo. Ma c’è di più. Sempre secondo l’accusa e le risultanze della perizia, la conducente della vettura avrebbe utilizzato il proprio dispositivo cellulare alla guida, inoltrando un messaggio vocale e leggendo una conversazione sulla messaggistica. Una serie di contestazioni che hanno portato il Pm a chiedere il processo e il Gup a fissare l’udienza.