Nel pomeriggio di ieri 17 maggio, presso la sede del Comune di Tagliacozzo, si è svolto l’incontro con il neo-nato Comitato civico presieduto da Carlo De Santis, durante il quale il Sindaco Giovagnorio ha relazionato sugli ultimi sviluppi, alla presenza della Presidente del Consiglio Alessia Rubeo, della vicesindaco Anna Mastroddi, degli Assessori Giuseppe Mastroddi e Angelo Poggiogalle e del Consigliere Danilo Iacoboni. A nulla sono serviti 40 anni di battaglie perché sembra sempre più concreta la chiusura dell’Ospedale di Tagliacozzo, operativo in tutti i suoi servizi, eccellenza della riabilitazione cardiologica e neuromotoria abruzzese, con numeri di prestazioni sempre al top e che durante la pandemia ha svolto una funzione di grande supporto alla Asl e al sistema sanitario regionale: sarebbe una grossa perdita non solo per Tagliacozzo e la Marsica, ma anche per la Provincia e in definitiva per la Regione. Il sindaco di Tagliacozzo prosegue le interlocuzioni con i Consiglieri regionali di riferimento, con i Sindaci del comprensorio marsicano e con il Comitato civico. Nei prossimi giorni sarà indetta un’assemblea a cui tutti i soggetti sopra citati saranno invitati. Intanto, si resta in attesa della più volte richiesta convocazione del Comitato ristretto dei Sindaci e di un’adunanza dei sindaci marsicani prevista ad Avezzano. Sulla faccenda interviene, con un comunicato, anche il capogruppo Pd in Consiglio regionale, Silvio Paolucci, il quale sta preparando un’interpellanza per sapere che ne sarà del presidio, per fare chiarezza su scelte presenti e future e chiedere la revoca di questo punto dal Piano della Rete Ospedaliera presentato ai ministeri: “Siamo solidali con le proteste dei cittadini di Tagliacozzo e del comprensorio e certi che chiudere sia una scelta sbagliata, che si aggiunge al rischio di chiusura anche dei reparti di Cardiologia e Pronto soccorso – incalza Paolucci – Scelte che equivalgono di fatto alla chiusura dell’ospedale, a servizio di un territorio sensibile a cui la rete ospedaliera presentata da Marsilio infligge un colpo mortale. Nella Asl della Provincia de L’Aquila dopo 4 anni di Marsilio si registra un vero e proprio tracollo: le prestazioni ospedaliere erogate nel 2022 sono diminuite rispetto al 2018 del 45% a Castel di Sangro, del 33% a Sulmona, del 21,5% ad Avezzano, del 19% a Tagliacozzo, del 18% a L’Aquila. A questi numeri si aggiunge un enorme aumento della mobilità passiva rilevato dalla Corte dei Conti e, da ultimo, gli indicibili disagi causati dall’indecente gestione dell’attacco degli hacker al sistema, che sta creando problemi ai cittadini che si vedono negate e rinviate a data da destinare persino le analisi del sangue! Dopo quattro anni siamo a zero provvedimenti e gli unici atti operativi sono tutti a danno della comunità e degli utenti. il Governo regionale inverta la rotta e investa sulla Sanità pubblica, perché i costi sociali dei mancati investimenti si ripercuotono sulla comunità e sugli utenti, che non possono pagare per la cattiva gestione di chi è preposto a tutelare il diritto alla salute della cittadinanza”.