SULMONA – Tartufai contro il Parco nazionale della Maiella, che vuole ridurre l’area in cui è consentita la ricerca del pregiato tubero. L’Associazione “Amici del tartufo d’Abruzzo” guidata da Gaetano Pignatelli ha lanciato una petizione con cui si chiede al direttore dell’Ente, Luciano Di Martino, di rivedere le scelte. “L’Ente Parco vuole estendere il territorio dal 48% al 52% compreso la Zona A, riducendo la Zona B, tale espansione limita e danneggia in maniera esponenziale i soggetti titolari di regolari permessi per l’esercizio delle attività agro-silvo-pastorali, la raccolta di funghi, tartufi e legnatico per il divieto assoluto imposto di entrare in zona A”, si legge in una nota. “Nonostante ci sono leggi regionali e dello Stato che sono ignorate dall’Ente Parco, molti tartufai restano senza reddito nonostante pagano tutte le tasse allo Stato e alla Regione per la ricerca del tartufo”.