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SULMONA – L’Associazione culturale META, capofila della proposta per la valorizzazione dell’offerta culturale del Teatro “Maria Caniglia” lancia il sondaggio online, disponibile fino al 22/01/2021, #conosciamoci. Il progetto sostenuto dal Comune di Sulmona e condiviso con associazioni territoriali e professionisti dello spettacolo operanti sul territorio peligno, ha riscosso fin dalla sua presentazione un grandissimo consenso da parte di tutta la cittadinanza che con centinai di messaggi di incoraggiamento e sostegno sulle piattaforme social ha espresso piena vicinanza all’ iniziativa. L’indagine è finalizzata alla realizzazione di una prima mappatura di quelli che sono i profili dell’utenza. I loro gusti, le aspettative, le opinioni e soprattutto le motivazioni che portano alla non partecipazione rispetto alle attività culturali proposte, con specifico riferimento a quelle teatrali di prosa e di spettacolo dal vivo. Il sondaggio, di facile e rapida compilazione, garantirà l’anonimato e sarà disponibile a partire dalla giornata odierna per i prossimi quattordici giorni sulla pagina ufficiale Facebook del Teatro “Maria Caniglia” di Sulmona. “È necessario dare voce alle persone e conoscerle. Il pubblico del nostro teatro è da sempre il primo osservatore dei nostri sforzi produttivi e di quanti operano all’ interno del teatro. Nessuno meglio di loro potrà dirci cosa fino ad ora ha funzionato e in cosa possiamo fare meglio” dichiara Patrizio Maria D’Artista, neo direttore del progetto di rilancio, che aggiunge “Bisogna andare fino in fondo alle motivazioni reali che portano alla non partecipazione del pubblico ed intervenire con azioni mirate per avvicinare quante più persone possibili alla fruizione culturale. Giorgio Strehler e Paolo Grassi parlavano, non a caso, di -reclutamento- dei pubblici.” Un’iniziativa questa che è da intendersi come un primo passo necessario alla creazione di nuovi pubblici della cultura, attraverso un processo attivo e intenzionale volto alla creazione di legami di senso tra le persone e l’organizzazione culturale, in una prospettiva di lungo termine e non episodica. “Ascoltare il pubblico non vuol dire assecondare ad occhi chiusi le sue aspettative. Un teatro, specialmente quando sovvenzionato da Enti pubblici, deve perseguire finalità d’arte, e questo a volte significa anche tradire un’aspettativa, vuol dire anche chiedere ai propri spettatori fiducia nel vivere emozioni diverse e talvolta nuove con spettacoli che sappiano sorprendere e con nuove drammaturgie interpretate da giovani attori straordinari che saranno, di certo, il futuro del teatro italiano.” Conclude D’Artista. (a.d’.a.)

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